Descrizione
Misura, dalla base alla vetta, 90 m di altezza.
Sottostante la cima ha un terrazzo alberato detto "Il Giardinetto".
Questo monolito ha costituito motivo di competizione per la sua conquista.
Ritenuto inaccessibile da don Luigi Ravelli (...ha i fianchi assolutamente lisci, anzi strabiombanti...per cui non é il caso di provarne la scalata...,così scriveva nel 1924 nella sua guida Valsesia e Monte Rosa), fu scalata, in modo abbastanza inconsueto, da quattro boccioletesi: V. Preti, A. Pianta, E. Robichon, E. Conti dopo due anni di tentativi, nel 1933, lanciando e ancorando una fune tra la torre ed il pendio soprastante, e raggiungendola in traversata con una carrucola. Nel 1935 gli accademici milanesi Castiglioni e Negri riescono a vincerla alpinisticamente per la parete est, ascensione che diventerà poi la via normale, salita nel 1953 anche dai valsesiani Mora e Sacchi dai quali prese ingiustamente nome.
Nel 1942 il monolito é vinto per la difficile parete ovest dagli alpinisti Ferrari ed Esposito.
Poi é tutto un susseguirsi di scalate da ogni lato, tanto che ora é diventata una importante palestra di roccia.
Sottostante la cima ha un terrazzo alberato detto "Il Giardinetto".
Questo monolito ha costituito motivo di competizione per la sua conquista.
Ritenuto inaccessibile da don Luigi Ravelli (...ha i fianchi assolutamente lisci, anzi strabiombanti...per cui non é il caso di provarne la scalata...,così scriveva nel 1924 nella sua guida Valsesia e Monte Rosa), fu scalata, in modo abbastanza inconsueto, da quattro boccioletesi: V. Preti, A. Pianta, E. Robichon, E. Conti dopo due anni di tentativi, nel 1933, lanciando e ancorando una fune tra la torre ed il pendio soprastante, e raggiungendola in traversata con una carrucola. Nel 1935 gli accademici milanesi Castiglioni e Negri riescono a vincerla alpinisticamente per la parete est, ascensione che diventerà poi la via normale, salita nel 1953 anche dai valsesiani Mora e Sacchi dai quali prese ingiustamente nome.
Nel 1942 il monolito é vinto per la difficile parete ovest dagli alpinisti Ferrari ed Esposito.
Poi é tutto un susseguirsi di scalate da ogni lato, tanto che ora é diventata una importante palestra di roccia.
Indirizzo e punti di contatto
Nome | Descrizione |
---|---|
Comune | Boccioleto (Apre il link in una nuova scheda) |
Indirizzo | Prossimità Frazione Ronchi |
Informazioni | Cartografia: Kompass, foglio 88 - Monte Rosa - scala 1:50.000 |
Pubblicazioni | - Borelli D., Manoni F., Pellizzon M., Arrampicate Sportive e Moderne in Ossola e Valsesia, Edizioni Versante Sud, 2003 - Grassi Gian Carlo, 90 Scalate su Guglie e Monoliti, Istituto Geografico De Agostini, 1987 |
Mappa
Indirizzo: R4J3+R4 Boccioleto VC, Italia
Coordinate: 45°49'55,4''N 8°6'10,1''E
Indicazioni stradali (Apre il link in una nuova scheda)
Modalità di accesso
La Torre delle Giavine é raggiungibile da due sentieri: a sud dalla frazione S.Marco seguendo la carrozzabile per Ronchi: dopo alcuni tornanti si incontra il sentiero a sinistra segnalato da un cartello; da Ronchi, attraverso l'itinerario n. 386 per Pian Sulei, pianoro roccioso che la sovrasta dall'alto.